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| Nadja Cavallaro | Rivista

Ghiandola pineale: “terzo occhio”, melatonina e attivazione


La ghiandola pineale: il "terzo occhio" e la chiave della nostra coscienza?

La ghiandola pineale, chiamata anche epifisi, è un piccolo organo a forma di cono situato al centro del cervello. È poco più grande di un pisello, eppure molte culture e maestri spirituali le attribuiscono un'enorme importanza. Alcuni la chiamano addirittura "porta dell'anima" o "terzo occhio".

Ma a cosa serve esattamente la ghiandola pineale? E perché così tante persone parlano di calcificazione, disintossicazione e attivazione di questo misterioso organo?

Cos'è la ghiandola pineale?

La ghiandola pineale si trova tra i due emisferi cerebrali, in profondità nella testa, e fa parte del cosiddetto diencefalo. Dal punto di vista medico, è responsabile della produzione dell'ormone melatonina. Questo ormone regola il nostro ciclo sonno-veglia. Ci aiuta a dormire bene e a passare naturalmente dal giorno alla notte.

Inoltre, la ghiandola pineale è al centro dell'attenzione di ricercatori, filosofi e pensatori spirituali di tutto il mondo: credono che la ghiandola pineale abbia più capacità oltre a controllare il nostro sonno.

La ghiandola pineale come centro spirituale
Già nell'antico Egitto, in India e in altre civiltà avanzate, la ghiandola pineale era associata alle capacità spirituali. Nello yoga, è collegata al chakra Ajna (chakra della fronte), il centro dell'intuizione, della chiarezza e della guida interiore.
Oltre a molti maestri spirituali, alcuni ricercatori considerano la ghiandola pineale anche una sorta di trasmettitore e ricevitore. Il biofisico Dieter Broers, ad esempio, che da decenni si occupa di ricerca sulla coscienza, vibrazioni e frequenze, considera la ghiandola pineale un organo ricettore sensibile ai campi elettromagnetici, come le radiazioni cosmiche o le frequenze terrestri. Broers ritiene che la ghiandola pineale possa rispondere ai campi elettromagnetici e aiutarci a raggiungere livelli di coscienza più elevati.
 
"La ghiandola pineale è un organo biologico con potenziale spirituale. Può condurci a un livello di coscienza superiore, se la attiviamo."
– Dieter Broers
 
Calcificazione: quando il "terzo occhio" è bloccato
Un problema centrale della ghiandola pineale è la cosiddetta calcificazione.
Col tempo, calcio e altre sostanze si accumulano nella ghiandola, rendendola meno attiva e sensibile.
Potenziali cause di calcificazione:
• Fluoro (ad esempio, nel dentifricio o nell'acqua del rubinetto)
• Metalli pesanti come alluminio e mercurio
• Elettrosmog (Wi-Fi, comunicazioni mobili, ecc.)
• Stress cronico
• Dieta non sana o tossine ambientali
 
Scientificamente, questa calcificazione è misurabile: è stata osservata in molte scansioni cerebrali di persone anziane. Spiritualmente parlando, questo significa che il "terzo occhio" si offusca. Intuizione, chiarezza e conoscenza interiore perdono il loro potere.
 
È possibile attivare la ghiandola pineale?
Molti insegnanti spirituali, naturopati e ricercatori della coscienza sono convinti: sì, è possibile attivare la ghiandola pineale e riattivarne le capacità sottili. L'obiettivo è alleviare la pressione, decalcificare e stimolare la ghiandola in modo che possa nuovamente rispondere in modo sensibile alla luce, alle vibrazioni e agli stati di coscienza.
 

Metodi semplici per attivare la ghiandola pineale:
1. Meditazione e consapevolezza
• Durante la meditazione, concentratevi sul punto tra le sopracciglia, il cosiddetto "terzo occhio".
• Visualizzate, ad esempio, una luce viola o un raggio di luce che si irradia dal centro della testa.
• La meditazione silenziosa regolare calma la mente e favorisce la connessione con la guida interiore.
 
2. Disintossicazione e dieta naturale
• Evitate il fluoro, ad esempio utilizzando dentifricio senza fluoro e acqua potabile filtrata.
• Favorite l'eliminazione delle tossine con rimedi naturali come clorella, zeolite, coriandolo, curcuma o boro. Discutete con il vostro medico o naturopata quale metodo di disintossicazione sia più adatto a voi.
• Mangiate cibi freschi e naturali il più possibile e riducete zucchero, alcol e cibi lavorati.
 

3. Usare correttamente luce e oscurità
• Immergersi nella luce del giorno (idealmente al mattino presto) aiuta a stabilizzare il ritmo naturale della ghiandola pineale.
• Evitare la luce artificiale la sera, soprattutto quella degli schermi: può interrompere la produzione di melatonina.
• Nell'oscurità più completa (ad esempio, durante un "ritiro al buio"), la ghiandola pineale può attivarsi particolarmente e rilasciare immagini o visioni interiori.
 
4. Suoni, frequenze e vibrazioni
• Alcune frequenze e tipi di musica possono stimolare la ghiandola pineale, ad esempio:
o 963 Hz: spesso definita la "frequenza della coscienza divina"
o 432 Hz: per l'armonia interiore
o Toni binaurali: calmano il cervello e favoriscono stati meditativi
• Anche campane tibetane, mantra o suoni naturali sono di supporto.
 


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